La diastasi addominale colpisce circa il 30% delle donne dopo il parto, ma ancora oggi, purtroppo, non se ne parla.
Viene spesso sottovalutata o confinata ad un problema puramente estetico, ma in realtà è un problema innanzitutto funzionale.
Questa muscolatura è molto resistente, ma poco elastica, per questo motivo quando si sfibra o assottiglia, difficilmente torna alle sue condizioni iniziali in modo spontaneo.
È importante affrontarla nel modo corretto, poichè ha conseguenze funzionali, tra cui la comparsa di ernie addominali di vario grado ed entità.
Uno dei motivi principali per cui può originarsi la diastasi addominale è la gravidanza. Durante i nove mesi, il peso e la pressione interna, uniti ai cambianti ormonali favorisco lo stiramento della muscolatura e l’assottigliamento dei tessuti connettivi, portando alla separazione dei due muscoli retto addominali.
La soluzione a questa problematica è la chirurgia, nella quale si interviene con un riposizionamento dei muscoli retto-addominali, i muscoli prima allontanati vengono riavvicinati ed uniti con apposite suture.
La dimissione avviene in genere dopo 2-3 giorni dall’intervento. Nel post operatorio è raccomandato indossare una pancera elastica contenitiva per circa 1 mese.