Il doppio mento è un eccesso adiposo posizionato al di sotto della mandibola.
In genere, compare nelle persone in sovrappeso o obese, ma può anche essere presente in chi ha un peso nella norma.
La soluzione più semplice è sicuramente quella delle iniezioni di Acido Desossicolico (un acido prodotto anche dal nostro fegato).
Questo farmaco rompe la membrana fosfolipidica delle cellule adipose, letteralmente disgregandole.
Nei primi tempi si sviluppa nella zona trattata un marcato gonfiore, il quale va riassorbendosi gradualmente nell’arco di 10-15 giorni.
Si possono eseguire più trattamenti di questo tipo e il risultato definitivo è pienamente apprezzabile dopo qualche mese.
Questa metodica va riservata a pazienti con adiposità lieve o moderata e con una pelle tonica.
Per mantenere una buona elasticità e tono, le iniezioni di acido desossicolico, possono essere associate ad altri trattamenti, quali la Radiofrequenza Frazionata (un’onda elettromagnetica) e gli HIFU (ultrasuoni: High Intensity Focused Ultrasound).
Un’ altra tecnica è la liposuzione e il lifting al doppio mento.
Il primo passo è rappresentato dall’intervento mirato alla riduzione chirurgica dell’adiposità localizzata sotto il mento, e la tecnica più valida in questo senso è la liposuzione del mento.
In anestesia locale e minima sedazione si aspira, mediante piccole cannule, il grasso in eccesso. I punti di sutura sono uno, due al massimo e non lasciano cicatrici visibili.
La liposuzione al mento è indicata nei pazienti giovani, mentre dopo i 35-40 anni, essendoci anche un aumento della quantità di pelle, è consigliabile associarla al lifting per raggiungere un risultato ottimale di ringiovanimento, freschezza e compattezza.
L’asportazione del grasso in eccesso può infatti non essere sufficiente per delineare il contorno del volto; in questo caso può ritenersi necessario intervenire anche a livello strutturale, con la mentoplastica o l’avanzamento della mandibola.