La diastasi addominale si verifica in gravidanza e consiste nella “divisione” longitudinale del retto dell’addome, il muscolo principale della parete addominale anteriore.
In pratica, le due parti di cui è costituito questo muscolo si allontanano eccessivamente l’una dall’altra.
Ciò avviene per la pressione esercitata dall’utero in crescita, ma anche per i cambiamenti ormonali tipici di questa fase, le due parti che costituiscono questo muscolo si separano, allontanandosi dalla linea mediana.
Il primo campanello d’allarme è la pancia gonfia anche dopo 5-6 mesi dal parto, con l’ombelico che tende a sporgere.
La vera diagnosi, comunque, va fatta dal medico, con un’ecografia della parete addominale o una risonanza magnetica.
Se la separazione delle due fasce è molto marcata, è necessario ricorrere alla chirurgia estetica.
L’operazione chirurgica consiste nell’addominoplastica.
L’addominoplastica prevede un’incisione nella zona sopra il pube attraverso la quale viene effettuata la ricostruzione della parete addominale che chiude la diastasi.
Alla fine dell’intervento rimane solo una cicatrice simile a quella di un parto cesareo e il risultato è permanente.