Matteo Politi, trentanovenne veneziano, dall’Italia si era trasferito in Romania e lì si era inventato mago del bisturi.
Le clienti facevano la fila per essere «rifatte» da lui, che nel suo studio esibiva documenti falsi e diplomi prestigiosi totalmente contraffatti.
A pubblicizzare la sua attività anche un profilo social che serviva ad illustrare i suoi successi professionali.
Confidenze fatte da alcune infermiere, mettevano in dubbio l’abilità del chirurgo e lo descrivevano poco attento anche all’abc del buon medico.
Il finto chirurgo nel 2010 era riuscito, assumendo l’identità di un altro medico, ad aprire a Verona un centro estetico. Per questo era stato denunciato per esercizio abusivo della professione e aveva patteggiato una condanna ad un anno e sei mesi.
Poi ha cambiato Paese e generalità scegliendo l’identità di un chirurgo inglese e millantando di aver studiato tra Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Spagna, Germania e Romania.