Le donne sembrano dotate di super poteri, riescono ad essere mamme, mogli, atlete, e lavoratrici.
Le donne, per varie esigenze, sono costrette a mettere da parte il loro desiderio di migliorare il proprio fisico, in particolare il seno, in quanto non possono trascorrere un periodo di inattività post intervento.
La mastoplastica additiva, uno degli interventi più richiesti di chirurgia estetica, ha una procedura che nel tempo è stata perfezionata e velocizzata per limitare il periodo di convalescenza.
Nonostante vari progressi, è comunque necessario seguire alcune importanti regole post operatorie, come evitare alcuni movimenti con le braccia, non sollevare pesi e non fare sport per almeno un mese.
In realtà, molte donne non sono a conoscenza delle protesi in poliuretano, da anni presenti in commercio, questo perchè vengono utilizzate solamente per sostituire protesi in silicone che hanno subito uno spostamento.
Queste protesi di rimangono ben ancorate ai tessuti e non sono quindi soggette a spostamenti, consentendo di riprendere sin da subito le loro attività quotidiane, compresi gli sport che comportano il movimento delle braccia.
Le protesi in poliuretano inoltre, non costringono le pazienti a portare la fascia post operatoria, come avviene normalmente dopo una mastoplastica additiva con l’utilizzo di protesi in silicone.
La domanda allora è… perché sono così poco utilizzate?
Il motivo consiste soprattutto nella delicatezza dell’intervento, infatti necessita di un chirurgo esperto che sia capace di posizionare gli impianti in modo perfetto, in quanto lasciano poco margine di assestamento.
L’intervento in questi casi si esegue tramite la tecnica periareolare, in anestesia locale con sedazione e ha una durata di circa un’ora.
La chirurgia estetica ancora una volta va incontro alle esigenze delle donne, per permetter loro di migliorare il corpo, senza rinunciare ai loro impegni quotidiani.