Usciti dalla sala operatoria dopo un intervento di chirurgia plastica, potrebbe essere utile l’utilizzo di drenaggi. Un tubicino lungo e stretto che fuori esce da un punto della zona operata.

I drenaggi sono utilizzati spesso anche in chirurgia plastica estetica, come per un intervento di mastopessi o mastoplastica per favorire una rapida guarigione ed evitare complicazioni successive all’operazione.

I drenaggi contribuiscono alla fuoriuscita di liquidi ( siero, sangue, linfa, secrezioni intestinali, bile, pus) dall’area operata, liquidi che se non eliminati nei tempi giusti potrebbero ristagnare provocando anche importanti infezioni localizzate, ritardando la guarigione dei tessuti e compromettendo la cicatrizzazione.

Inoltre, i liquidi raccolti in un serbatoio esterno permettono al chirurgo di analizzare lo stato di guarigione del paziente, osservandone il loro colore, la natura e la quantità che potrebbero variare in situazioni di complicanze post-operatorie.

Posizionare un drenaggio significa dunque avere un “occhio” all’interno del corpo del paziente per limitare le possibili alterazioni locali legate all’intervento chirurgico.

Esistono diverse tipologie di drenaggi, distinti per forma, dimensioni e materiale e scelti in relazione alla grande varietà di situazioni chirurgiche in cui è indicato il loro impiego.

Esistono comunque alcune caratteristiche comuni e principi fondamentali di impiego che è bene che il chirurgo conosca, poiché il corretto utilizzo dei drenaggi influenza il buon esito dell’intervento chirurgico.