Il seno tuberoso è già evidente durante il periodo dell’adolescenza.

Si tratta di una malformazione della ghiandola mammaria, che inaspettatamente presenta una forma insolita, allungata e tubulare.

Il problema, esclusivamente estetico, può rappresentare in alcuni casi un vero e proprio disagio, fonte di imbarazzo, sopratutto durante quel fatidico periodo adolescenziale in cui ha inizio un percorso di sviluppo, maturazione e accettazione del sé stessi.

L’operazione consente infatti di ottenere un aspetto naturale e tonico, attraverso un rimodellamento del seno che non necessariamente prevederà l’aggiunta di protesi in silicone.

In realtà, a seconda del caso specifico, esistono diverse tecniche chirurgiche per la correzione del seno tuberoso, ma tutte si strutturano in due fasi fondamentali.

La prima consiste in una asportazione di porzioni di tessuto cutaneo e ghiandolare con successivo rimodellamento della mammella.

La seconda parte dell’intervento invece prevede il riposizionamento dell’intero capezzolo nella sua sede naturale attraverso incisioni praticate in punti specifici del seno.

La scelta di provvedere poi all’inserimento o meno di protesi varia a seconda dei casi specifici.

Con un intervento di mastoplastica i risultati ottenibili saranno più che soddisfacenti e la paziente potrà dire addio al vecchio e ormai lontano seno tuberoso.