La blefaroplastica è l’intervento per eccellenza per il miglioramento dello sguardo, nei casi in cui siano presenti borse evidenti e un eccesso di pelle, soprattutto nella palpebra superiore.
Questi difetti estetici in taluni casi possono portare problematiche anche alla vista, impedendo una normale apertura degli occhi e, a maggior ragione, è importante intervenire per sentirsi meglio con se stessi e con gli altri.
La blefaroplastica è un intervento che porta a eliminare l’aspetto stanco e invecchiato degli occhi, anche in soggetti giovani che hanno il difetto congenito delle palpebre appesantite, non di certo imputabile all’età che avanza.
I risultati di una blefaroplastica ben eseguita sono apprezzabili in termini di ringiovanimento dell’area peri orbitale e, di conseguenza, dell’intero volto, ma spesso ci si domanda quanto possa essere pesante da sopportare il gonfiore post operatorio.
Bisogna prima di tutto precisare che, per eseguire una blefaroplastica completa, verranno inevitabilmente effettuate delle incisioni sia sulla palpebra superiore, per rimuovere la cute in eccesso e sia su quella inferiore, per eliminare pelle e piccole quantità di grasso localizzate.
Queste procedure causeranno un gonfiore post operatorio localizzato che non deve spaventare, perché è la normale risposta del nostro corpo. Dopo una blefaroplastica è consigliabile non sforzare troppo la vista, evitando di leggere, guardare la TV e usare il computer per almeno una settimana.
Per gestire invece il gonfiore post operatorio, il chirurgo raccomanda di tenere la testa sollevata il più possibile e la notte di dormire con due cuscini. Trascorsi circa 10 giorni dall’intervento, i lividi e il gonfiore tendono a sparire e si è nuovamente in una condizione estetica del tutto presentabile agli altri.
Per riacquistare una freschezza nello sguardo è quindi importante affidarsi a un ottimo chirurgo estetico e organizzare il proprio tempo affinché si possa trascorrere il periodo post operatorio nella totale tranquillità.