La cellulite è una degenerazione infiammatoria del tessuto adiposo sottocutaneo, caratterizzata da un’alterazione delle strutture del tessuto connettivo di sostegno.

Clinicamente si manifesta con un aspetto spugnoso e bucherellato della superficie della pelle detto “a buccia d’arancia” e con rigonfiamenti più o meno evidenti che conferiscono alla cute un aspetto detto “a materasso”.

Esistono diversi tipi di cellulite: adiposità distrettuale o localizzata e pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.).

Si parla di adiposità distrettuale o localizzata quando il tessuto adiposo aumenta di volume per una iperplasia degli adipociti (o cellule del grasso), conservando la tipica lobulazione e la normale vascolarizzazione.

Quando il pannicolo adiposo va incontro a processi involutivi con la scomparsa della tipica lobulazione e con l’alterazione della normale vascolarizzazione si parla di P.E.F.S.

In alcuni casi può essere predominante l’eccesso di adiposità distrettuale o localizzata, e in altri la pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.).

Nella pratica clinica è assai frequente la presenza di forme miste delle due manifestazioni, diversamente associate tra loro.

Entrambe le forme di cellulite sono caratterizzate da una stasi veno-linfatica nel tessuto connettivo sottocutaneo, associata ad aspetti microangiopatici.

All’origine della cellulite c’è un insieme di cause, come la predisposizione familiare, fattori costituzionali, fattori ormonali (un’azione significativa è svolta dall’ormone estradiolo), fattori vascolari, ecc.. Questi sono aggravati da una vita sedentaria, dallo stress, da malattie epatiche e disturbi intestinali, nonché da una cattiva alimentazione.